"Ognuno per lui era importate" Giovanni Paolo II, il Papa delle genti
- Radio Notting Hill
- 8 apr
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Il 2 aprile di quest’anno sono ricorsi i vent' anni dalla morte di uno dei più grandi papi della storia: San Giovanni Paolo II.
Come vogliamo ricordare noi Karol Wojtyla?
Lo vogliamo ricordare, in questo periodo di confusione della società e della Chiesa, come una figura che è riuscita a dare speranza al mondo e ad avvicinare tante persone a Cristo.
Karol Wojtyla viene nominato papa giovanissimo, quasi inaspettatamente. Con il suo papato porta da subito uno spirito di rinnovamento simile, per certi versi, a quello del Concilio di Trento. Promotore di una rivoluzione buona, di quelle di cui parla Chesterton, Papa Woytila porta una freschezza di Fede, Carità e Speranza che non si vedevano da tanto tempo. Come un buon padre accoglie e dà sicurezza, così Giovanni Paolo II avvicina tantissimi fedeli alla Chiesa.
Karol passa la sua intera vita adulta a combattere le dittature del XX secolo prima di diventare Papa e questa sua battaglia quotidiana lo tempra nel carattere. Tutti raccontano di lui come una persona che sapeva ascoltare, innocente e pronto ad entrare nella vita delle persone. Di lui scrive così Monsignor Ptasznik, suo fedele collaboratore: “La prima immagine è quella di un uomo buono. La sua bontà si dimostrava nella sua delicatezza. Ricordo bene la sua attenzione verso ogni singola persona. Ognuno per lui era importante. Era davvero incredibile questo suo desiderio di voler entrare nella storia di ognuno che incontrava: sempre attento alle sue parole. Non le ascoltava per dovere di cerimonia, ma era attento a comprendere cosa ci fosse dentro. Con lui il dialogo diventava un vero incontro.”
San Giovanni Paolo II è stato capace di dare un modello di Vita cristiana che fosse quotidiano, non staccato dal proprio lavoro, dalla propria famiglia e dalle proprie amicizie. Con le sue numerosissime encicliche (alcune delle quali storiche), le sue lettere e i suoi discorsi, è riuscito a trasmettere un modello di Vita. Ammirava e pregava sempre il Beato Pier Giorgio Frassati, come esempio di giovane che riusciva a vivere una vita unita nella Fede, da figlio, amico, studente e sportivo, “un alpinista tremendo”, come lo definiva lui.
Continua così Monsignor Ptasznik: “Penso che mai come oggi dovremmo tornare al suo famoso programma di inizio pontificato: «Aprite, anzi spalancate le porte a Cristo». Viviamo un mondo troppo liberale, o meglio libertario: penso alla situazione europea e non solo. E, allora, le sue prime parole da pontefice dovrebbero ancora oggi essere seguite: il ritorno al Vangelo, l’importanza delle radici che stiamo sempre più perdendo. Cristo deve essere al centro, deve ritornare al centro! E poi, si parla poco della speranza di Cristo: del messaggio di salvezza del Vangelo! San Giovanni Paolo II ci invita a ricordarlo a tutti! […] E poi c’è tanto bisogno della speranza: non abbiate paura!”
Noi della redazione di Radio Notting Hill, nell'anniversario della sua salita al cielo, chiediamo al nostro caro San Giovanni Paolo II di pregare e intercedere per noi dal Paradiso.
Luca Mozzoni, di Radio Notting Hill
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